Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33313 del 29 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:33313PEN

Massima

Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale in un procedimento penale, deve effettuare un esame complessivo e logicamente coerente delle dichiarazioni rese, senza pretermettere o trascurare elementi probatori rilevanti, e fornire una motivazione adeguata e priva di lacune o incongruenze logiche. In particolare, il giudice non può fondare la propria decisione di assoluzione su mere congetture o ipotesi non suffragate da una valutazione completa e razionale degli elementi di prova, specie quando vi siano testimonianze convergenti che, nel loro insieme, appaiano idonee a sostenere l'ipotesi accusatoria. La motivazione della sentenza deve altresì dare conto in modo esauriente delle ragioni per le quali alcune testimonianze sono ritenute attendibili o meno, senza contraddizioni interne o illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/10/2014 del TRIBUNALE di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 13/06/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SETTEMBRE;
Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio al giudice civile competente per valo…

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