Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22021 del 19 maggio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:22021PEN

Massima

Massima ufficiale
In caso di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che, ai fini del conseguimento di una concessione in sanatoria, attesti falsamente la data di ultimazione delle opere edilizie eseguite, il dichiarante si rende autore diretto di falso, ai sensi dell'art. 483 c.p., ma non può, al tempo stesso, ritenersi, a norma degli artt. 48 e 480 (o 479) c.p., autore indiretto o mediato della falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale che rilasci la concessione in sanatoria sul presupposto di quella falsa attestazione. Ed infatti, salvo autonomo accertamento, a cura del sindaco, della verità del fatto dichiarato dal privato, la concessione anzidetta è intesa ad accertare l'esistenza non già di quello stesso fatto, bensì dell'atto pubblico nel quale sia stata trasfusa la dichiarazione sostitutiva allegata alla richiesta del privato. (Nel caso di specie, la S.C. ha annullato senza rinvio la sentenza di appello che, riformando la pronuncia assolutoria del primo giudice, aveva condannato l'imputato sia per il reato di cui all'art. 483 che per quello di cui agli artt. 48-479 c.p.)

Sentenza completa

1 - Il Tribunale di Tempio P. ha assolto il ricorrente, ai sensi dell'art. 530/2 c. p.p. per insussistenza del fatto, dal reato di cui all'art. 483 c. p. (A), per avere falsamente attestato in atto sostitutivo di notorietà, che la costruzione di un fabbricato era stata realizzata entro il 31.12.93 (in realtà dopo il marzo '94), nonché dal reato di cui agli artt. 48-479 c. p. (B), commesso, inducendo in errore con l'atto falso il sindaco di Badesi, che rilasciava concessione edilizia in sanatoria (per violazione edilizia è stato processato separatamente). La Corte d'Appello su impugnazione del P.M. lo ha invece condannato per entrambi i reati in continuazione (cessata 4.8.97), con generiche a m. 10 rec. (m. 8 per art 479 + 2). Con il ricorso si denuncia: 1° - vizio di motivazione per erronea valutazione degli indizi; 2° - violazione art. 483 c. p., in relazione all'art. 39/4 l. 724/94 come integrato dall'art. 35/3 l. 47/85; 3° - violazione …

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