Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2059 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:2059SENT

Massima

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Il potere inibitorio dell'amministrazione comunale nei confronti di una denuncia di inizio attività (DIA) edilizia deve essere esercitato entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presentazione della DIA, decorso il quale il potere si consuma e non può più essere esercitato. Anche qualora il primo provvedimento inibitorio sia stato annullato in sede giurisdizionale, il Comune può riesercitare il potere inibitorio solo entro il termine residuo dei trenta giorni dalla presentazione della DIA, senza poter superare tale termine. L'adozione di un provvedimento inibitorio oltre il termine perentorio di trenta giorni dalla presentazione della DIA è pertanto illegittima, in quanto il potere inibitorio si è ormai esaurito. Il Comune non può più esercitare il potere di annullamento d'ufficio del titolo edilizio formatosi per silenzio assenso, dovendo invece ricorrere agli ordinari strumenti di autotutela decisoria, con il rispetto delle relative garanzie procedimentali.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/09/2018

N. 02059/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01301/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1301 del 2010, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio, in Milano, via Bragadino n. 2;

contro

Comune di ((omissis)) rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio, in Milano, via ((omissis)) n. 12;

per l’annullamento

del provvedimento del Comune di ((omissis)) 12 marzo 2010, notificato il 15 marzo 2010, con il quale il ricorrente è stato diffidato dall’eseguire lavori di cui alla D.I.A. E046/09, presentata in data 10 novembre 2009, prot. 246…

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