Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 35896 del 30 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35896PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dalla gravità delle condotte ascritte all'imputato, dalle modalità della loro realizzazione e dai collegamenti con soggetti pregiudicati, senza che sia necessario un accertamento specifico della spiccata capacità a delinquere. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i reati di cui all'art. 274, comma 3, c.p.p. è prevalente rispetto alla norma generale, sicché il giudice può ritenere sussistenti le esigenze cautelari, salvo prova contraria. Il mero decorso del tempo di esecuzione della misura cautelare e l'osservanza delle prescrizioni non sono di per sé sufficienti a giustificare una diversa valutazione delle esigenze cautelari, in assenza di ulteriori elementi indicativi di un mutamento della situazione iniziale. L'incompatibilità tra le condizioni di salute del detenuto e il regime carcerario, anche in relazione all'emergenza Covid-19, deve essere concreta ed effettiva, non ipotetica e potenziale, risultando da elementi specifici che rivelino fattori di effettivo e concreto pericolo, valutati alla luce delle misure di prevenzione adottate nell'istituto e della possibilità di trasferimento presso strutture più adeguate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosari - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BRUNO MARIAROSARIA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FIMIANI PASQUALE;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) il quale illustrando i motivi insiste per l'accoglimento del ricorso.
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