Il provvedimento amministrativo di divieto di transito per veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 t, eccetto residenti, mezzi di soccorso ed eccetto le macchine agricole, adottato dall'autorità competente sulla base di valutazioni tecniche e di interesse pubblico, è legittimo e rientra nei poteri di regolamentazione della circolazione stradale, purché rispetti i principi di ragionevolezza, proporzionalità e non discriminazione. Tali provvedimenti, finalizzati alla tutela della sicurezza stradale e dell'integrità delle infrastrutture, possono essere impugnati in sede giurisdizionale, ma in assenza di specifici vizi di legittimità, il giudice amministrativo è tenuto a dichiararne la legittimità, anche in caso di rinuncia al ricorso da parte del ricorrente, al fine di garantire la corretta applicazione della normativa e la tutela dell'interesse pubblico primario. Il giudice, nel valutare la legittimità di tali provvedimenti, deve verificare che siano stati correttamente bilanciati gli interessi pubblici e privati coinvolti, senza eccedere i limiti del potere discrezionale attribuito all'amministrazione e rispettando i principi generali dell'azione amministrativa.