Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23349 del 6 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23349PEN

Massima

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L'obbligo di traduzione degli atti processuali in favore dell'imputato alloglotta che non comprende la lingua italiana è escluso quando lo stesso si sia reso, per causa a lui imputabile, irreperibile o latitante, con conseguente notificazione degli atti che lo riguardano al difensore. Tuttavia, il provvedimento con cui il giudice dichiara erroneamente la nullità del decreto di citazione a giudizio per vizi dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, disponendo la trasmissione degli atti al P.M., pur essendo illegittimo, non è abnorme e pertanto non è autonomamente impugnabile, in quanto costituisce espressione dei poteri riconosciuti al giudice dall'ordinamento. La giurisprudenza è ferma nell'escludere l'abnormità di tale provvedimento, in quanto, lungi dall'essere avulso dal sistema, esso rientra nell'ambito dei poteri del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ((omissis));
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1554/2013 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ((omissis)), del 09/04/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.
RITENUTO IN FATTO
Il G.U.P. del Tribunale di ((omiss…

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