Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14552 del 9 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14552PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che alteri un atto pubblico, come il registro di protocollo, commette il reato di falso materiale in atto pubblico di fede privilegiata, punito ai sensi dell'art. 476 c.p., a condizione che l'alterazione rientri nell'ambito delle sue competenze funzionali. Diversamente, qualora l'alterazione esuli dalle sue attribuzioni, il fatto è riconducibile alla meno grave ipotesi di falso in scrittura privata di cui all'art. 482 c.p. La prescrizione del reato di falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale fuori dall'esercizio delle proprie funzioni è regolata dalla disciplina più favorevole prevista per il falso in scrittura privata, che prevede un termine massimo di otto anni e quattro mesi, aumentato di cinque mesi e venti giorni per la sospensione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1868/2008 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 19/11/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con l'impugnata sentenza, per quanto ancora d…

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