Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29012 del 26 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:29012PEN

Massima

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Il disturbo mentale, anche se non inquadrabile nel ristretto novero delle malattie psichiatriche, può integrare il vizio totale o parziale di mente ai fini dell'imputabilità, purché sia di consistenza, intensità e gravità tali da incidere concretamente sulla capacità di intendere o di volere, escludendola o scemandola grandemente, e a condizione che sussista un nesso eziologico con la specifica condotta criminosa, per effetto del quale il fatto di reato sia ritenuto causalmente determinato dal disturbo mentale. Pertanto, il giudice, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato, deve esaminare approfonditamente le risultanze delle perizie e consulenze tecniche, senza limitarsi ad una mera adesione alle conclusioni dei periti, ma verificando la coerenza e la completezza della motivazione, nonché la conformità dei criteri valutativi ai principi scientifici di riferimento. Inoltre, il nesso di causalità tra la patologia mentale e i reati commessi deve essere oggetto di specifica motivazione, non potendosi presumere automaticamente tale collegamento sulla base della sola diagnosi di disturbo mentale. Infine, la remissione totale della psicosi non esclude necessariamente la rilevanza della patologia ai fini dell'imputabilità, essendo sufficiente che il disturbo di personalità, anche se non inquadrabile in una malattia mentale, abbia inciso concretamente sulla capacità di intendere o di volere dell'imputato al momento del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dalla parte civile:
(OMISSIS), nata (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/02/2019 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TERESA LIUNI;
letta la requisitoria scritta del Procuratore generale, ASSUNTA COCOMELLO, tempestivamente inviata ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, con la quale si chiede l'annullamento dell&#…

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