Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20755 del 14 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20755PEN

Massima

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La sussistenza dell'attenuante del fatto di minore gravità nel reato di violenza sessuale deve essere valutata dal giudice sulla base dei soli elementi indicati dall'articolo 133, comma 1, del codice penale, ovvero la gravità del reato desunta dal disvalore della condotta criminosa, dalla gravità del danno o pericolo arrecato alla persona offesa e dall'intensità del dolo o dal grado della colpa. Non rilevano invece gli elementi di cui al comma 2 dello stesso articolo, utilizzabili solo ai fini della commisurazione complessiva della pena. In particolare, il giudice deve valutare in concreto le modalità esecutive della condotta, il grado di compromissione della libertà sessuale della vittima e l'entità del danno arrecato, senza che assumano rilievo considerazioni relative alla colpevolezza dell'imputato o ad esigenze di adeguamento della pena. Pertanto, la sussistenza dell'attenuante può essere affermata anche in presenza di condotte che, pur integrando il reato di violenza sessuale, non siano caratterizzate da particolare gravità sotto il profilo della lesione al bene giuridico tutelato, dell'intensità del dolo o del grado della colpa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Cagliari;

nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 12/03/2012 della Corte di appello di Cagliari;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo dichiararsi…

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