Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 233 del 2013

ECLI:IT:TARBS:2013:233SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria, a seguito di una nuova istanza presentata dal ricorrente, determina il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'originaria ordinanza di demolizione, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. Il principio di diritto che emerge è che l'ottenimento di un titolo edilizio in sanatoria, successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione, comporta l'estinzione dell'interesse al ricorso, in quanto l'Amministrazione ha provveduto a regolarizzare la posizione edilizia del privato. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta conseguito il permesso in sanatoria, viene meno l'utilità pratica della pronuncia di annullamento dell'originario provvedimento demolitorio, essendo stata sanata la violazione edilizia contestata. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, con compensazione delle spese, tiene conto del fatto che l'estinzione dell'interesse è stata determinata dal concorso di entrambe le parti, attraverso l'adozione di nuovi provvedimenti edilizi. In tal modo, il Giudice amministrativo afferma che il rilascio di un titolo edilizio in sanatoria, successivo all'impugnazione di un provvedimento sanzionatorio, determina il venir meno dell'interesse al ricorso, in quanto l'Amministrazione ha provveduto a regolarizzare la posizione del privato, venendo meno l'utilità pratica della pronuncia di annullamento dell'originario provvedimento.

Sentenza completa

N. 00673/2005
REG.RIC.

N. 00233/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00673/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 673 del 2005, proposto da:
Immobiliare Chiese di Perini e C. Spa, rappresentato e difeso dagli avv. Alberto Arrigo Gianolio e Filippo Genovesi, con domicilio presso Segreteria T.A.R. in Brescia, via Carlo Zima, 3;

contro

Comune di Acquanegra Sul Chiese, n.c.;

per l'annullamento

dell’ordinanza 3.3.2005, n. 4 di demolizione opere edilizie;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Vista la nota del 5 marzo 2013, con la quale parte ricorrente dichiara di non aver più interesse al ricorso;

Visti gli ar…

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