Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14448 del 5 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14448PEN

Massima

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L'inammissibilità dell'impugnazione, sia essa ricorso per cassazione o appello, impedisce al giudice di rilevare la prescrizione del reato, anche se maturata prima della sentenza impugnata. Ciò in quanto l'inammissibilità dell'atto di impugnazione determina la formazione del giudicato sostanziale, precludendo al giudice il potere di cognizione e decisione sul merito del processo. Pertanto, in caso di impugnazione inammissibile, l'eventuale estinzione del reato per prescrizione, ancorché intervenuta anteriormente alla pronuncia impugnata, non può essere rilevata né dal giudice di merito né da quello di legittimità. Solo quando l'impugnazione è dichiarata ammissibile, il giudice ha l'obbligo di rilevare la prescrizione del reato, anche se non eccepita dalla parte interessata nel grado di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/05/2022 della Corte di Appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni scritte dell'avv. (OMISSIS), difensore delle parti civili (OMISSIS) e (OMISSIS), che…

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