Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26712 del 7 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26712PEN

Massima

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Il provvedimento di obbligo di presentazione alle forze di polizia in occasione di eventi sportivi, pur essendo una misura di prevenzione prevista dalla legge, deve essere revocato quando vengano meno i presupposti che ne hanno giustificato l'adozione, come l'assoluzione dell'interessato dai reati contestati in relazione a tali eventi. In tali casi, infatti, viene meno l'interesse del destinatario del provvedimento a proseguire il giudizio di legittimità dello stesso, determinando l'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto avverso il provvedimento di convalida. La tutela della libertà personale e della presunzione di innocenza impongono che le misure di prevenzione, pur se previste dalla legge, siano strettamente limitate ai casi in cui sussistano effettivi e concreti elementi di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, e siano prontamente revocate quando tali presupposti vengano meno, anche a seguito di provvedimenti giurisdizionali di assoluzione dell'interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - est. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pi. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 6 maggio 2010 dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma;

udita nella camera di consiglio del 23 febbraio 2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. Amedeo Franco;

lette le conclusioni del Procuratore generale con le quali chiede l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

ritenuto che con l'ordinanza in epigrafe il …

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