Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 12997 del 31 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12997PEN

Massima

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Il coinvolgimento dell'indagato in un'attività associativa finalizzata al traffico di stupefacenti, desumibile dalle risultanze delle intercettazioni e dal suo ruolo di trasportatore e custode della droga, integra il requisito dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una prova certa della sua consapevolezza circa il successivo utilizzo del mezzo impiegato per le attività illecite. La valutazione degli elementi indiziari in sede cautelare non richiede il medesimo grado di precisione e concordanza richiesto per l'affermazione della responsabilità penale all'esito del giudizio di cognizione, essendo sufficiente il requisito della sola "gravità" degli indizi, in ragione della diversità dell'oggetto della delibazione cautelare, preordinata ad un giudizio prognostico in termini di ragionevole ed alta probabilità di colpevolezza. Inoltre, il rischio concreto e attuale di recidiva, desumibile dalla personalità dell'indagato, gravato da precedenti gravi e recenti, nonché dal suo coinvolgimento per un significativo arco temporale nell'attività criminale organizzata, giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in presenza di un decorso temporale apprezzabile dai fatti contestati, purché il giudice abbia adeguatamente motivato in ordine all'attualità del pericolo, in conformità ai principi introdotti dalla L. n. 47 del 2015.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 192/2015 TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI del 27/11/2015;
sen la relazione fatta dal Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia;
sentite le conclusioni del PG Dott. MASSIMO GALLI che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza di cui in epigrafe che ha rigettato l'istanza di riesame avverso la misura cautelare della custodia in carcere applicatagli dal Gip di Cagliari in …

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