Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53653 del 16 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53653PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione di un provvedimento cautelare può ritenersi legittima anche quando faccia espresso richiamo per relationem ad altro provvedimento, purché tale atto di riferimento sia conosciuto o agevolmente conoscibile dall'interessato e la motivazione del provvedimento di destinazione dimostri che il giudice ha preso cognizione del contenuto sostanziale delle ragioni del provvedimento richiamato e le abbia meditate e ritenute coerenti con la sua decisione. Inoltre, il potere del tribunale del riesame di integrare le insufficienze motivazionali del provvedimento impugnato non opera solo nelle ipotesi di motivazione mancante o apparente, ma anche quando il giudice cautelare abbia comunque indicato specifici elementi a sostegno del giudizio di pericolosità sociale dell'indagato. In tema di misure cautelari personali, una volta intervenuta la sentenza di condanna, la valutazione delle esigenze cautelari, anche in sede di riesame, deve mantenersi nell'ambito della ricostruzione operata dalla pronuncia di merito, non solo per quel che attiene all'affermazione di colpevolezza e alla qualificazione giuridica, ma anche per tutte le circostanze del fatto. Pertanto, il giudizio di legittimità non può concretarsi nella rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione o nell'autonoma adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, preferiti a quelli adottati dal giudice di merito. Infine, l'applicazione della custodia cautelare contestualmente ad una sentenza di condanna è consentita anche al giudice di secondo grado, indipendentemente dalla ricorrenza delle particolari condizioni che, ai sensi dell'art. 275 comma 2-ter c.p.p., renderebbero la misura obbligatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1147/2016 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 10/08/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;
sentite le conclusioni del PG Dott. DELEHAYE Enrico il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), il quale insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame di Mil…

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