Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10133 del 16 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10133PEN

Massima

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La condotta di offerta di sostanze stupefacenti di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990 si perfeziona nel momento in cui l'agente manifesta la disponibilità a procurare la droga, a condizione che tale disponibilità sia effettiva, ossia caratterizzata dall'immediata possibilità di reperire o smistare la sostanza in tempi ragionevoli e con modalità idonee a garantire l'acquirente, indipendentemente dall'accettazione del destinatario. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 73 può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali il linguaggio criptico utilizzato, l'esigenza di incontri di persona, i riferimenti a "consegne", dazioni di "soldi" e destinatari finali con precedenti penali, anche in assenza di sequestri di droga, purché tali elementi siano logicamente e coerentemente valutati nel loro insieme. L'esclusione della fattispecie di lieve entità di cui al comma 5 dello stesso art. 73 è giustificata quando il coinvolgimento dell'indagato risulti caratterizzato da un evidente collegamento con circuiti internazionali di narcotraffico e da un organico e sistematico coinvolgimento in attività di spaccio di significativo spessore. Sussistono le esigenze cautelari di cui all'art. 274, lett. c) c.p.p. e l'indispensabilità della misura della custodia in carcere quando il quadro indiziario evidenzi una capacità professionale dell'indagato nell'approvvigionamento e nello smercio di sostanze stupefacenti, tale da far ritenere insufficiente l'applicazione di misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 23/07/2020 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza adottata in data 23 luglio 2020, e depositata in data 29 luglio 2020, i…

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