Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37797 del 12 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37797PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel rideterminare la pena a seguito della declaratoria di incostituzionalità della normativa sulle droghe leggere, non è vincolato all'applicazione del minimo edittale precedentemente irrogato, potendo esercitare il proprio potere discrezionale nell'ambito della nuova cornice sanzionatoria, purché nel rispetto del divieto di reformatio in peius e senza sovvertire il giudizio di disvalore già espresso dal primo giudice. Inoltre, il giudice di appello, nel valutare la recidiva, è tenuto a motivare espressamente in ordine alla sua esclusione o inclusione, non potendo ometterne la delibazione. Infine, le valutazioni probatorie compiute dai giudici di merito in ordine all'interpretazione delle risultanze delle intercettazioni telefoniche, se sorrette da adeguata motivazione, non sono sindacabili in sede di legittimità, non spettando a questa Corte fornire una diversa lettura dei dati probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/05/2014 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/07/2016, la relazione svolta dal Consigliere ANDREA TRONCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIOVANNI DI LEO, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), nell&#…

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