Il provvedimento amministrativo illegittimo, ancorché successivamente annullato, può dar luogo a responsabilità risarcitoria della pubblica amministrazione qualora il danneggiato dimostri il nesso di causalità tra l'atto illegittimo e il danno subito. Tuttavia, l'onere probatorio di tale nesso causale grava sulla parte danneggiata, la quale deve fornire elementi idonei a dimostrare che l'atto illegittimo abbia verosimilmente svolto un ruolo causale importante nell'insorgenza del danno, secondo il criterio della regolarità causale o causalità adeguata. In mancanza di tale prova, il giudice non può disporre perizie volte a quantificare il danno, ma deve rigettare la domanda risarcitoria. Il termine di prescrizione dell'azione risarcitoria decorre dalla data di adozione dell'atto illegittimo, salvo che la proposizione di un'azione di annullamento, anche in sede di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, non abbia determinato l'interruzione del termine ai sensi degli artt. 2943 e 2945 c.c.