Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49233 del 26 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49233PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di appartenenza di un soggetto ad un'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve essere dimostrata in modo rigoroso e non può basarsi su elementi indiziari generici o congetturali. In particolare, il coinvolgimento del soggetto in una specifica vicenda che lo vede in contatto con esponenti della consorteria mafiosa, pur costituendo un indizio rilevante, non è di per sé sufficiente a provare la sua stabile e attuale partecipazione all'associazione, in assenza di ulteriori elementi che dimostrino in modo convincente tale inserimento. Inoltre, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, per poter essere considerate attendibili ai fini della valutazione cautelare, devono essere oggetto di un'attenta verifica sia in relazione alla loro intrinseca coerenza, sia con riferimento ai rapporti intercorrenti tra il dichiarante e il soggetto cui le dichiarazioni stesse si riferiscono. La motivazione del provvedimento cautelare deve quindi esporre in modo esaustivo le ragioni per le quali il compendio indiziario nel suo complesso è ritenuto idoneo a giustificare l'applicazione della misura, confutando in modo puntuale le deduzioni difensive volte a metterne in discussione l'attendibilità e la rilevanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/3/2017 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Filippi Paola, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Reggio Calabria ha confermato, in funzione di giudice del riesame, i…

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