Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12611 del 21 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12611PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nell'esecuzione di un reato può essere provato attraverso una pluralità di elementi indiziari, anche di natura tecnica, che, valutati complessivamente e in modo logico, consentano di ricostruire in modo coerente e privo di ragionevoli dubbi la dinamica del fatto e il ruolo svolto da ciascun concorrente, senza che sia necessario il ricorso a dichiarazioni di chiamata in correità, le quali tuttavia, se assistite da riscontri oggettivi, possono essere utilmente valutate ai fini della prova. In particolare, la circostanza che il contributo dichiarativo di un concorrente contenga tentativi di ridimensionare il proprio ruolo non ne inficia necessariamente l'attendibilità, qualora tale contributo risulti corroborato da una solida mole di riscontri, essendo legittimo per il giudice attribuire al dichiarante l'esatto ruolo nella dinamica di consumazione del reato. Inoltre, il dato tecnico relativo all'aggancio di una cella telefonica distante dal luogo del delitto non è di per sé sufficiente a escludere la partecipazione dell'imputato, atteso che la localizzazione di un soggetto in movimento può avvenire anche a distanza considerevole dal punto di aggancio, in relazione alle caratteristiche della rete telefonica e alle condizioni di traffico. Pertanto, il giudice di merito può ritenere provata la responsabilità penale dell'imputato sulla base di una valutazione complessiva e logica degli elementi di prova, senza che il giudice di legittimità possa sostituire tale valutazione con una diversa lettura dei medesimi dati, salvo che non emerga un vizio logico o una manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/03/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARCO VANNUCCI
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DE MASELLIS MARIELLA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
Udito il difensore, avvocato (OMISSIS), che conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. La Co…

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