Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47584 del 2 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:47584PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati connessi al traffico di stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione può essere desunta anche dalla consapevolezza del soggetto di contribuire, seppur in posizione defilata, al perseguimento degli scopi illeciti dell'associazione, come dimostrato dalla sua partecipazione ad atti di violenza e intimidazione nei confronti di esponenti di gruppi contrapposti, nonché dal suo coinvolgimento nelle attività di reperimento, trasporto, custodia e spaccio di stupefacenti e di gestione delle ragazze dedite alla prostituzione. Tali condotte, anche se non direttamente finalizzate alla commissione dei reati-scopo dell'associazione, sono comunque idonee a integrare il requisito della partecipazione, in quanto espressive della condivisione degli obiettivi illeciti perseguiti dal sodalizio criminale. Inoltre, la figura dell'agente sotto copertura, che esclude la punibilità di condotte altrimenti illecite, presuppone il rispetto di specifiche procedure di autorizzazione e documentazione, non riscontrabili nel caso di specie, sicché la mera allegazione di una generica attività di collaborazione con le forze dell'ordine non è sufficiente a escludere la responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2120 della Corte di appello di Milano del 13 marzo 2014;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e i ricorsi introduttivi;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA Pietro, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO

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