Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29176 del 26 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:29176PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il verbale di elezione di domicilio che risulti falso, in quanto il luogo indicato non corrisponde all'effettiva residenza dell'imputato, integra il reato di cui all'art. 495 c.p. (falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico). Ciò in quanto il domicilio dichiarato dall'imputato, pur essendo diverso dalla sua residenza anagrafica, costituisce comunque un dato rilevante nel procedimento penale, in quanto luogo ove devono essere eseguite le notifiche degli atti processuali. La falsità di tale dichiarazione, pertanto, incide sulla regolarità del procedimento e sulla possibilità di garantire il diritto di difesa dell'imputato, essendo il domicilio eletto il luogo ove devono essere effettuate le notifiche degli atti processuali. Inoltre, l'impossibilità di eseguire la notifica al domicilio dichiarato, che risulti inidoneo, legittima la notifica al difensore ai sensi dell'art. 161, comma 4, c.p.p., senza che sia necessario procedere a una verifica di irreperibilità definitiva dell'imputato, essendo sufficiente l'accertamento della sua temporanea assenza o della non agevole individuazione del luogo. Ciò in considerazione degli oneri imposti dalla legge al giudicabile di comunicare ogni variazione intervenuta successivamente alla dichiarazione o elezione di domicilio, resa all'avvio della vicenda processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/04/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EDUARDO DE GREGORIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LIGNOLA FERDINANDO;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Roma ha confermato la pronunzia di primo grado nei confronti dell'imputato, condannato alla pe…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.