Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 223 del 2019

ECLI:IT:TARCZ:2019:223SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento in autotutela di un titolo edilizio già rilasciato e in parte eseguito deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente il mero riferimento a presunte irregolarità o dichiarazioni mendaci, in assenza di una puntuale ricostruzione dei fatti e di una chiara dimostrazione della sussistenza dei presupposti di legge per l'esercizio del potere di autotutela. L'amministrazione è tenuta a rispettare il termine decadenziale di diciotto mesi previsto dall'art. 21-octies della legge n. 241/1990, che può essere superato solo in caso di provvedimenti amministrativi conseguiti sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in giudicato. Pertanto, il mero riferimento a presunte irregolarità o a dichiarazioni mendaci, senza una puntuale ricostruzione dei fatti e una chiara dimostrazione della sussistenza dei presupposti di legge per l'esercizio del potere di autotutela, non è sufficiente a giustificare l'annullamento di un titolo edilizio già rilasciato e in parte eseguito, in quanto ciò comporterebbe una violazione del principio di tutela dell'affidamento del privato e del termine decadenziale previsto dalla legge. L'amministrazione, nell'esercizio del potere di autotutela, deve pertanto motivare adeguatamente il provvedimento di annullamento, dimostrando in modo chiaro e puntuale la sussistenza dei presupposti di legge per l'esercizio di tale potere, al fine di garantire il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/02/2019

N. 00223/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00057/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 57 del 2019, proposto da
Andreoli Immobiliare S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catanzaro, via ((omissis)) n. 48;

contro

Comune di Crotone, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

e con l'intervento di

ad adiuvandum:
((omissis)), ((omissis…

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