Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42802 del 17 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:42802PEN

Massima

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La confisca dei beni ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992, art. 12-sexies, conseguente alla condanna per i reati ivi indicati, non presuppone un nesso di derivazione tra i beni confiscabili e il reato per cui è intervenuta la condanna, né tra tali beni e l'attività criminosa del condannato, essendo sufficiente la prova dell'esistenza di una sproporzione tra il valore economico dei beni di cui il condannato ha la disponibilità e il reddito da lui dichiarato o i proventi della sua attività economica, senza che risulti una giustificazione credibile circa la provenienza dei beni. Ai fini della valutazione della "sproporzione", i termini di raffronto dello squilibrio devono essere fissati nel reddito dichiarato o nelle attività economiche non al momento della misura rispetto a tutti i beni presenti, ma nel momento dei singoli acquisti rispetto al valore dei beni di volta in volta acquisiti. Pertanto, il giudice deve procedere a un rigoroso accertamento della stima dei valori economici in gioco, verificando la capacità economica degli interessati all'epoca dei singoli acquisti, il costo degli interventi di ampliamento e mutamento di destinazione degli immobili, nonché la liceità della provenienza delle disponibilità finanziarie utilizzate per gli acquisti, senza poter desumere automaticamente la illiceità della provenienza dei beni dal mero fatto che essi risultino sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. GI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/09/2007 CORTE APPELLO di CAGLIARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. MATERA LINA;

sentito il P.G. Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

sentito il difensore avv. ((omissis)), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

FATTO

Con sentenza in data 20-9-2007 la Corte di Appello di…

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