La detenzione di sostanza stupefacente per uso personale in linea di principio costituisce illecito amministrativo e non reato indipendentemente dalla quantita` detenuta.  La quantita` di sostanza detenuta puo` assumere rilevanza quale elemento probatorio in ordine alla destinazione non all`uso personale.  Il nuovo testo dell`art. d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, dopo la modifica introdotta con il d.P.R. 5 giugno 1993 n. 171, non contiene alcun riferimento al limite quantitativo della detenzione e tale limite non e` desumibile ne` dalle pronunce della Corte costituzionale ne` dalla convenzione di New York del 1961 e da quella di Vienna del 1989. Quando il giudice accerti che il soggetto detenga in parte per uso personale e in parte per lo spaccio, deve operare una valutazione quantitativa, con ragionevole approssimazione, e commisurare alla parte destinata allo spaccio la gravita` del fatto ai fini della pena e dell`eventuale riconoscimento della circostanza attenuante speciale di cui all`art. 73, quinto comma d.P.R. 309/90 (nel caso di specie il tribunale aveva escluso l`attenuante di cui all`art. 73 per la detenzione, da parte di soggetto sicuramente cocainomane, di 200 dosi di sostanza drogante).    da vedere: Sen 03/08/1993 7570 sez 1 Pen Sen 08/11/1993 9985 sez 6 Pen Sen 21/04/1994 4640 sez 6 Pen Sen 11/04/1994 3358 sez U Civ