Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9279 del 4 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9279PEN

Massima

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Il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, previsto dalla L. n. 283 del 1962, art. 5, lett. b) e d), è configurabile quando è accertato che le concrete modalità di conservazione siano idonee a determinare il pericolo di un danno o deterioramento dell'alimento, senza che rilevi a tal fine la produzione di un danno alla salute, attesa la sua natura di reato di danno a tutela del c.d. ordine alimentare, volto ad assicurare che il prodotto giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte dalla sua natura. Pertanto, per l'accertamento di tale reato, non è necessario procedere al prelievo di campioni ove i prodotti alimentari si presentino all'evidenza mal conservati, né è richiesto l'accertamento di un danno alla salute, essendo sufficiente che le modalità di conservazione siano idonee a determinare il pericolo di un deterioramento dell'alimento. Inoltre, la responsabilità del gestore del distributore automatico può essere ravvisata nell'omessa corretta manutenzione dello stesso, al fine di evitare l'ingresso di insetti all'interno, anche qualora la loro presenza sia stata riscontrata all'esterno del distributore. Tuttavia, la motivazione della confisca del bene utilizzato per la commissione del reato deve essere adeguatamente argomentata, non essendo sufficiente il mero riferimento alla pertinenzialità del bene al reato, in ragione della natura cautelare della misura, volta a prevenire la commissione di nuovi reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/06/2018 del TRIBUNALE di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis))EO SOCCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LIGNOLA Ferdinando, che ha concluso chiedendo: "Annullamento con rinvio limitatamente alla statuizione sulla confisca. Inammissibile nel resto".
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Messina con senten…

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