Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una casa di cura avverso provvedimenti del Commissario ad Acta per l'Attuazione del Piano di Rientro Sanitario della Regione Campania, ha rilevato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione di merito, in quanto il Commissario ad Acta aveva successivamente adottato un provvedimento che accoglieva integralmente le richieste della ricorrente. In virtù di tale sopravvenuta carenza di interesse, il Tribunale ha dichiarato i ricorsi improcedibili, condannando tuttavia l'amministrazione resistente alla refusione delle spese di lite in favore della casa di cura ricorrente, in applicazione del principio di soccombenza virtuale. La pronuncia afferma quindi il principio secondo cui, in presenza di una sopravvenuta carenza di interesse alla decisione di merito, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, pur potendo comunque condannare l'amministrazione resistente al pagamento delle spese di lite qualora emerga una soccombenza virtuale della stessa. Tale principio mira a garantire il ristoro delle spese sostenute dal ricorrente, pur in assenza di una pronuncia nel merito, laddove risulti comunque accertata una posizione di vantaggio della parte pubblica rispetto alle pretese del privato.