Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22728 del 30 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22728PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere, prevista per i delitti di cui all'art. 51, comma 3-bis, c.p.p., può essere applicata solo ove siano acquisiti elementi concreti e attuali dai quali risulti l'effettiva sussistenza delle esigenze cautelari, non potendosi presumere in via automatica la pericolosità dell'indagato. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la propria valutazione in ordine all'adeguatezza della misura cautelare più afflittiva, anche in relazione alla possibilità di soddisfare le esigenze cautelari con misure meno gravose, come gli arresti domiciliari. La revoca o sostituzione della misura cautelare per sopravvenuta attenuazione delle esigenze cautelari determina la perdita di interesse del ricorrente, con conseguente inammissibilità del ricorso, senza oneri di spese processuali a suo carico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 931/2015 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 5 gennaio 2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CENCI DANIELE;
sentite le conclusioni del PG Dott. CARDIA Delia, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS) del foro di Lecce, il quale deposita ordinanza con la quale (Ndr: testo originale non comprensibile) nei confronti di (OMISSIS) la misura degli arresti domiciliari e' stata sostituita con l'ob…

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