Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19263 del 21 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19263PEN

Massima

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La legittima difesa non ricorre quando i contendenti si siano lanciati contemporaneamente alla reciproca aggressione, essendo necessario che l'azione difensiva sia proporzionata e strettamente necessaria rispetto all'offesa subita. I giudici di merito, nel valutare la sussistenza della scriminante, devono tenere conto di tutte le circostanze concrete del fatto, senza limitarsi a un mero confronto tra l'entità delle lesioni riportate dalle parti. La motivazione della sentenza che escluda la legittima difesa è immune da vizi logici e giuridici quando si fondi su una valutazione complessiva degli elementi probatori acquisiti, senza incorrere in manifeste illogicità o contraddizioni. Il giudizio di legittimità non può sostituirsi a quello di merito, se non in presenza di palesi errori di diritto o di logica nella ricostruzione dei fatti e nell'applicazione dei principi giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA ((omissis)) del 06/03/2 -

Dott. DE BERARDINIS ((omissis)) SENTE -

Dott. BRUNO Paolo A. Consigliere N. -

Dott. SABEONE Gerardo rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO ((omissis)) N. 23600/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) (ANCHE PCN);

avverso la sentenza n. 3314/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del 02/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), …

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