Consiglio di Stato sentenza n. 7141 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:7141SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nel respingere l'appello del Comune di Roma avverso la sentenza del TAR Lazio che aveva annullato il divieto di commercio ambulante itinerante in alcune zone del territorio comunale, ha affermato il seguente principio di diritto: La libertà di iniziativa economica privata, sancita dall'art. 41 della Costituzione, trova un limite nella tutela di interessi pubblici generali ritenuti prevalenti, ma tali limiti devono essere interpretati in modo restrittivo, nel senso che l'attività commerciale può subire limitazioni solo nel caso in cui arrechi un pregiudizio all'utilità sociale o integri un conflitto con gravi e preminenti motivi di interesse pubblico. Pertanto, il divieto di commercio ambulante itinerante imposto dal Comune di Roma, motivato esclusivamente dalla necessità di salvaguardare l'equilibrio tra domanda e offerta e l'adeguatezza della rete distributiva esistente, non rientra tra i limiti legittimi all'esercizio dell'attività commerciale, in quanto non è riconducibile a specifiche esigenze di polizia annonaria, stradale o igienico-sanitaria, ma costituisce una fattispecie limitativa non prevista dalla legge n. 398/1976 e dal relativo regolamento, e perciò riservata alla discrezionalità del legislatore. L'Amministrazione comunale non può, pertanto, imporre divieti generalizzati all'esercizio del commercio ambulante itinerante, dovendo limitare i propri interventi autoritativi alla tutela di interessi pubblici essenziali e preminenti, come quelli connessi a funzioni di polizia specifica e a norme sanitarie, la cui violazione è subordinata alla potestà di impedire l'accesso degli ambulanti in determinate aree.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Sezione Quinta
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 1336/1992 proposto dal Comune di Roma, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Ma. Br. ed elettivamente domiciliato in Ro., via De. Te. Di Gi. n. 21
contro
i sigg.ri An. Si., ed altri, rappresentati e difesi dall'avv. Gi. Di Me., Be. Ci. elettivamente domiciliati in Ro., presso lo studio del primo alla via Tr. n. 148,
per la riforma
della sentenza del T.A.R. Lazio, Roma, II Sezione, 24 gennaio 1992, n. 201, resa inter partes e notificata il 20 marzo 1992.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio degli appellati;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del 18 marzo 2005 il cons. Nicola Russo;
Udito l'avv. Ma. Br., come da verbale d'udi…

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