Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati ha il potere di verificare il possesso dei requisiti necessari per l'iscrizione all'albo e, in caso di loro mancanza, di disporre la cancellazione dell'iscritto, previo invito a presentare osservazioni, senza che sia necessaria la preventiva citazione dell'interessato a comparire, in quanto la procedura di cancellazione per carenza dei requisiti non costituisce un procedimento disciplinare. Il principio del legittimo affidamento non può essere invocato per opporsi alla cancellazione dall'albo, in quanto l'iscritto ha l'obbligo di possedere i requisiti necessari in qualsiasi momento e di attestarne annualmente la regolarità. La valutazione di idoneità del titolo abilitante all'esercizio della professione spetta all'autorità competente dello Stato che ha rilasciato il titolo, senza che il giudice possa sindacare tale valutazione, salvo il rispetto dei principi di ragionevolezza e non discriminazione. Il termine entro cui il Consiglio dell'Ordine può disporre la cancellazione è quello previsto dalla normativa speciale di riferimento, non essendo applicabile il termine di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990.