Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11597 del 25 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11597PEN

Massima

Massima ufficiale
Risponde del reato di falso ideologico in atto pubblico, per induzione in errore del pubblico ufficiale redigente, il privato che renda una falsa dichiarazione assunta a presupposto di fatto dell'atto pubblico, sicché essa non ha alcun rilievo autonomo in quanto elemento che concorre all'attestazione del pubblico ufficiale, alla quale si perviene mediante false notizie e informazioni del privato. (La Corte ha precisato che ricorre invece il reato di cui all'art. 483 cod. pen. nel caso in cui il pubblico ufficiale si limita a trasfondere nell'atto la dichiarazione ricevuta, della cui verità risponde il dichiarante in relazione a un preesistente obbligo giuridico di affermare il vero).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso Presidente del 12/02/2 -

Dott. BEVERE Antonio Consigliere SENTE -

Dott. DE BERARDINIS Silvana Consigliere N. -

Dott. PALLA Stefano rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. BRUNO Paolo Antonio Consigliere N. 27638/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. AS. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4316/2007 CORTE APPELLO di MILANO, del 27/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA Stefano;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per i…

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