Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29699 del 29 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:29699PEN

Massima

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Il diniego delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, nell'ambito del potere discrezionale del giudice di merito, non sono censurabili in sede di legittimità ove siano sorretti da adeguata motivazione che faccia riferimento ai parametri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., quali i precedenti penali dell'imputato e la gravità della condotta, senza incorrere in vizi di illogicità o arbitrarietà. Il giudice di merito, infatti, nel valutare la concessione delle attenuanti generiche, non è tenuto ad esaminare tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente che motivi la propria decisione con riferimento a uno di essi, ritenuto prevalente. Inoltre, la specificazione delle ragioni poste a fondamento della richiesta del beneficio non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità, essendo preclusa ogni valutazione di natura discrezionale a questa Corte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 24.11.2020 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza in data 24.11.2020 il Tribunale di Roma ha condannato (OMISSIS) alla pena di Euro 7.50…

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