Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 37667 del 12 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37667PEN

Massima

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Il ricorso straordinario per errore di fatto ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo quando la Corte di cassazione sia incorsa in un errore percettivo, causato da una svista o da un equivoco nella lettura degli atti, che abbia influenzato il processo formativo della volontà e condotto a una decisione diversa da quella che sarebbe stata adottata senza di esso. Non è sufficiente dedurre vizi di motivazione, errori interpretativi o travisamenti nella valutazione delle prove, in quanto tali censure attengono al merito della decisione e non all'errore di fatto. Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dell'errore di fatto, deve verificare che questo abbia inciso in modo determinante sulla decisione finale, senza poter riesaminare il merito della controversia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Frances - Presidente

Dott. FIDELBO G. - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 26 giugno 2013 emessa dalla Corte di cassazione;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione del consigliere ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Gli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS) hanno proposto ricorso straordinario per errore di fatto, ai sensi dell'articolo 625-bis c.p.p., contro la sentenza del 26 giugno 2013 con cui la Corte di cassazione aveva rigett…

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