Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31301 del 5 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31301PEN

Massima

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La coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando realizzata per uso personale, costituisce condotta penalmente rilevante ai sensi del D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, in quanto la destinazione del prodotto non rileva ai fini della configurabilità del reato, essendo sufficiente l'attività di coltivazione non autorizzata. Il numero delle piante coltivate, quale indice della concreta offensività della condotta, assume rilevanza ai fini della determinazione della pena. Pertanto, la coltivazione di sostanze stupefacenti per uso personale integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309 del 1990, essendo irrilevante la finalità di destinazione del prodotto, mentre il numero delle piante coltivate incide sulla quantificazione della pena in ragione della maggiore o minore offensività della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - rel. Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli;

nei confronti di:

CA. Mi. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di S.M. Capua Vetere;

del 5/10/2006 (nr. 1005/06; r.gen. 1685/05);

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

udita la richiesta del P.G. dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento della sentenza.

RITENUTO IN FATTO

1. Co…

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