Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29870 del 27 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:29870PEN

Massima

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Il contributo causale e la consapevole partecipazione di un soggetto all'interno di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti possono essere desunti da una pluralità di elementi indiziari convergenti, quali: le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di assuntori di droga, le risultanze di attività di intercettazione e di videosorveglianza, i sequestri di sostanze stupefacenti e di materiale per il confezionamento delle dosi, nonché le modalità organizzative e operative del sodalizio, caratterizzate da una struttura verticistica, dalla suddivisione dei compiti tra i sodali, dall'utilizzo di linguaggio criptico e di utenze telefoniche intestate a soggetti minorenni, dalla creazione di una rete di approvvigionamento e di smistamento della droga, dalla custodia e cessione di stupefacenti anche presso le abitazioni dei membri dell'associazione, dal monitoraggio delle zone di spaccio mediante sistemi di videosorveglianza, dalla capacità del sodalizio di sopravvivere anche a seguito di arresti di alcuni sodali, anche attraverso il sostegno economico alle spese legali dei detenuti. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in un'ottica di convergenza, possono integrare la gravità indiziaria della partecipazione di un soggetto all'associazione, anche in relazione al suo specifico ruolo e contributo, senza che sia necessaria la prova di un diretto coinvolgimento in singoli episodi di spaccio. La consapevolezza del soggetto di operare all'interno di un contesto organizzato può inoltre desumersi dai frequenti contatti e dalla sinergica collaborazione con gli altri membri del sodalizio, nonché dall'adozione di cautele volte a garantire la riservatezza e l'operatività dell'associazione. In tali casi, la valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di violazione di norme di legge o di manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELLINI Ugo - rel. Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. RICCI L.A. Anna - Consigliere

Dott. ANTEZZA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/11/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Presidente UGO BELLINI;
lette le conclusioni del PG LUIGI ORSI il quale ha chiesto pronunciarsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza pronunciata a norma dell'articolo 309 c.p.p., il Tribunale di Catanzaro ha confermato il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari di quel Tribunale aveva appli…

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