Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18090 del 12 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18090PEN

Massima

Massima ufficiale
È legittimo il provvedimento con cui il Tribunale della libertà confermi - nei confronti dell'imputato del reato di cui all'art. 74 D.P.R. n. 309 del 1990, già sottoposto a custodia cautelare in carcere successivamente sostituita con gli arresti domiciliari - il ripristino della più grave misura carceraria in virtù della sopravvenienza della modifica normativa dell'art. 275, comma terzo, c.p.p. - introdotta con l'art. 2, comma primo, lett. a-bis D.L. n. 11 del 2009, convertito con modificazioni in legge n. 38 del 2009 - la quale estende la presunzione di inadeguatezza di misure cautelari diverse dalla custodia cautelare in carcere per i reati ivi indicati, tra i quali è compreso quello di cui al predetto art. 74 D.P.R. n. 309 del 1990. Peraltro, detta modifica normativa, trattandosi di materia processuale e in assenza di diversa disposizione transitoria, è applicabile, anche con riguardo ai procedimenti in corso, sulla base del principio "tempus regit actum".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietr - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. IV. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2390/2009 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 03/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBLINO Pietro;

sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO ((omissis)) il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

- che MO. Iv. , sottoposto a procedimento penale per il reato, tra gli altri, di associazione per d…

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