Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 39113 del 5 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:39113PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel pronunciare sentenza di condanna all'esito di giudizio abbreviato, non può modificare il titolo del reato contestato, escludendo un'aggravante formalmente contestata, senza incorrere in vizi di motivazione e violazione di legge. In tali casi, il ricorso del pubblico ministero, pur formalmente qualificato come ricorso per cassazione, deve essere convertito in appello, in quanto la sentenza di condanna che abbia modificato il titolo del reato è appellabile, in deroga al principio di inappellabilità della sentenza di condanna emessa all'esito del giudizio abbreviato. Il giudice di merito, infatti, nel pronunciare sentenza di condanna all'esito di giudizio abbreviato, non può modificare il titolo del reato contestato, escludendo un'aggravante formalmente contestata, senza incorrere in vizi di motivazione e violazione di legge. In tali casi, il ricorso del pubblico ministero, pur formalmente qualificato come ricorso per cassazione, deve essere convertito in appello, in quanto la sentenza di condanna che abbia modificato il titolo del reato è appellabile, in deroga al principio di inappellabilità della sentenza di condanna emessa all'esito del giudizio abbreviato. La Corte di cassazione, infatti, ha affermato che in tema di impugnazioni, l'inappellabilità, da parte del P.M., della sentenza di condanna emessa all'esito di giudizio abbreviato, prevista dall'articolo 443 cod. proc. pen., comma 3, costituisce un'eccezione alla regola generale della appellabilità, fissata dall'articolo 593 cod. proc. pen. e fatta rivivere nella seconda parte del comma citato, in relazione alla ipotesi della sentenza di condanna che abbia modificato il titolo del reato. Pertanto, il giudice di merito non può modificare il titolo del reato contestato, escludendo un'aggravante formalmente contestata, senza incorrere in vizi di motivazione e violazione di legge, con la conseguenza che il ricorso del pubblico ministero deve essere convertito in appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO PRESSO CORTE D'APPELLO DI BARI;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 20326/2011 GIP TRIBUNALE di BARI, del 23/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. (…

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