Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44960 del 22 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44960PEN

Massima

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La condotta di chi, pur non essendo organicamente inserito in un'associazione di tipo mafioso, evochi la forza di intimidazione promanante dall'associazione in un determinato ambito territoriale e sfrutti le conseguenti condizioni di assoggettamento e di omertà del contesto sociale per la più agevole commissione di reati, integra la circostanza aggravante prevista dall'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, conv. con modificazioni nella l. n. 203 del 1991, a prescindere dalla natura e dalle caratteristiche dell'atto intimidatorio in sé considerato, essendo sufficiente che la condotta risulti concretamente riconducibile alla forza intimidatrice derivante dal gruppo associativo di stampo mafioso. Pertanto, la sussistenza di tale aggravante può essere desunta anche dalla capacità evocativa di contesti criminali che promani in modo implicito da tutte le circostanze del fatto, a dispetto delle false apparenze abilmente create dall'imputato, come la presentazione al luogo del reato accompagnato dalla famiglia, l'assenza di esplicite minacce, o il mero sfruttamento del proprio cognome evocativo di legami mafiosi. Ciò in quanto l'elemento tipico dell'atto intimidatorio non risiede nella natura e nelle caratteristiche dell'atto violento in sé considerato, bensì nel metodo utilizzato, che risulti concretamente riconducibile alla forza intimidatrice derivante dal gruppo associativo di stampo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Giovann - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BO. SC. SE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 423/2010 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 05/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio;

udito il difensore avv. GAVAZZO Antonio del Foro di Messina.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 5.6.2010, il Tribunale della Liberta' di Messina rigettava l'istanza di riesame proposta da Bo. Sc. …

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