Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35437 del 2 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35437PEN

Massima

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Il dolo di calunnia è integrato quando l'imputato agisce con la consapevolezza certa dell'innocenza della persona incolpata, manifestando una volontà precisa, ferma e reiterata di attribuirle falsamente la commissione di reati inesistenti. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, può fare affidamento sulle emergenze probatorie acquisite nel corso del procedimento, senza che la sua valutazione sia sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà. Parimenti, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione del trattamento sanzionatorio, che non può essere censurato in cassazione se adeguatamente motivato, anche in relazione al diniego delle attenuanti generiche e all'aumento di pena per la continuazione. Il rispetto del principio di correlazione tra imputazione e sentenza non richiede la concessione di un termine a difesa per mere precisazioni marginali dell'imputazione, non incidenti sul suo reale contenuto. Inoltre, il giudice può legittimamente limitare l'attività istruttoria ritenuta superflua rispetto al quadro probatorio già acquisito, senza incorrere in vizi di motivazione. Infine, il rigetto di una richiesta di rinvio per legittimo impedimento dell'imputato è giustificato quando la documentata patologia non comporti l'assoluta impossibilità di presenziare all'udienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/07/2018 della Corte d'appello di Salerno;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GIORGI ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FODARONI ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS) del foro di Nola, che ha concluso chi…

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