Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16105 del 27 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:16105PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso un provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se la motivazione di quest'ultimo non risulta illogica o frutto di travisamento dei fatti. Infatti, il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato al controllo della sua logicità e coerenza interna, senza poter riesaminare il merito della valutazione degli elementi indiziari compiuta dal giudice di merito, salvo che non risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. In particolare, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze delle indagini difensive a quella del giudice di merito, quando quest'ultimo abbia adeguatamente motivato il proprio convincimento sulla sussistenza degli indizi di colpevolezza, ritenendo inidonee le deduzioni difensive a ridimensionare il compendio indiziario a carico dell'indagato. In tali ipotesi, il ricorso per cassazione è inammissibile, in quanto volto a sollecitare una diversa ricostruzione dei fatti oggetto di contestazione provvisoria, senza che la motivazione del provvedimento impugnato risulti illogica o frutto di travisamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. MOGINI Stefan - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/12/2019 del Tribunale della Liberta' di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in camera di consiglio la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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