Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 28587 del 6 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28587PEN

Massima

Il danneggiamento di un bene altrui, anche se commesso da soggetto che ne abbia la disponibilità materiale, integra il reato di danneggiamento qualora il bene non sia di sua proprietà, salvo che non ricorrano specifiche cause di giustificazione. La valutazione del danno ai fini del risarcimento deve essere adeguatamente motivata sulla base degli elementi probatori acquisiti, senza poter discostarsi irragionevolmente dalle richieste della parte civile e dalle risultanze testimoniali. L'omessa o insufficiente motivazione su tali aspetti, così come l'errata ricostruzione del fatto, comportano l'annullamento della sentenza con rinvio ad altro giudice per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DAVIGO P. - Consigliere

Dott. MANNA A. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso la sentenza 10.12.13 del Tribunale di ((omissis));

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore della parte civile (OMISSIS) - Avv. (OMISSIS) -, che ha depositato nota spese e conclusioni scritte con cui …

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