Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4693 del 9 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4693PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuità criminosa tra reati di estorsione e reati di associazione mafiosa non può essere automaticamente presunta sulla base della mera appartenenza dell'imputato al sodalizio mafioso, essendo necessario accertare in concreto l'esistenza di un nesso di programmazione e collegamento tra la condotta estorsiva e l'attività del gruppo criminale, non potendosi ritenere sufficiente la sola vicinanza temporale dei fatti o il riconoscimento della continuazione da parte di altri giudici in procedimenti separati. Il giudice è tenuto a una puntuale e logica motivazione in ordine all'assenza di tali elementi, non potendosi limitare a un generico richiamo alla mancanza di prova della programmazione ab initio delle condotte estorsive nell'ambito dell'associazione mafiosa. L'accertamento della responsabilità penale per i reati di estorsione deve inoltre basarsi su una attenta e completa valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni delle parti offese, senza che possano assumere rilievo probatorio determinante le mere omissioni o contraddizioni marginali nelle loro deposizioni, ove non emergano elementi concreti idonei a inficiarne la complessiva affidabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SM. CR. N. IL (OMESSO);

2) RI. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 440/2009 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 08/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore Avv. ((omissis)), dif. di Sm. Cr. , che …

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