Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6615 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:6615SENT

Massima

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Il rigetto di un'istanza di riordino di impianti pubblicitari da parte del Comune è legittimo quando risulta conforme alla normativa comunale vigente, in particolare all'articolo 3 dell'allegato 1 della deliberazione C.C. n. 254 del 1995 e all'articolo 1, comma 8, della deliberazione G.C. n. 1689 del 1997, che prevedono il divieto di rilascio di nuove autorizzazioni per impianti pubblicitari di superficie superiore a 6 metri quadrati all'interno della zona urbana perimetrata. Tale disciplina comunale, che riproduce e conferma il divieto già stabilito con la precedente deliberazione C.C. n. 609 del 1981, è ancora vigente e applicabile, non essendo stata abrogata dalle successive deliberazioni comunali n. 289 del 1994 e n. 260 del 1997. L'amministrazione comunale non è tenuta a svolgere un preventivo contraddittorio con il richiedente prima del rigetto dell'istanza di riordino, in quanto tale adempimento è previsto dalla normativa comunale solo ove ritenuto necessario dalla stessa amministrazione sulla base di una valutazione discrezionale. Inoltre, il mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento previsto dalla legge n. 241 del 1990 non determina l'illegittimità del provvedimento finale, trattandosi di un termine meramente acceleratorio e non perentorio. Pertanto, il rigetto dell'istanza di riordino degli impianti pubblicitari, motivato dal rispetto della normativa comunale vigente in materia, è legittimo e non può essere annullato per vizi procedimentali, in assenza di dimostrazione che il provvedimento avrebbe potuto avere un contenuto diverso.

Sentenza completa

N. 09303/2002
REG.RIC.

N. 06615/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09303/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9303 del 2002, proposto da:
Soc. Rb Pubblicita' S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, via Germanico, 24;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso per legge dall'avv. ((omissis)), domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

rigetto delle istanze di riordino impianti pubblicitari

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Roma;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

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