Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27296 del 22 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27296PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di appello, afferma che: 1. Il potere-dovere del giudice di applicare la sospensione condizionale della pena, pur non postulando la necessaria iniziativa di parte, deve essere esercitato in correlazione al suo fondamento normativo e al suo carattere discrezionale, sicché l'imputato non può dolersi della mancata concessione del beneficio qualora non ne abbia fatto richiesta nel corso del giudizio di merito. Pertanto, l'omessa motivazione su tale profilo non è deducibile in cassazione, trattandosi di doglianza manifestamente infondata. 2. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche come prevalenti sulle aggravanti è sorretto da una motivazione completa e coerente, che valorizza il pregresso giudiziale dell'imputato, la semplicità dell'istruttoria e la scelta del giudice di primo grado di partire dal minimo edittale senza operare l'aumento per la continuazione, sicché tale valutazione non è sindacabile in sede di legittimità. In conclusione, il ricorso è dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, mentre le spese di costituzione di parte civile sono compensate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO P. - Presidente

Dott. CALVANESE Ersil - Consigliere

Dott. VIGNA M. S. - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI P. - Consigliere

Dott. DI GIOVINE - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/06/2022 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza sopra indicata, la Corte appello di Venezia, avendo dich…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.