ECLI:IT:CASS:2002:16204PEN
Con la impugnata sentenza S. B. è stato condannato alla pena di L. 1.000.000 di multa perché ritenuto colpevole di diffamazione, per avere offeso la reputazione di F. l. C., direttrice della Agenzia delle Poste Italiane, sita in Palermo Piazza B. Cesare, con le seguenti parole, riportate in un articolo 3 pubblicato sul quotidiano "II Mediterraneo" del 21 gennaio 1999: " Nell'ufficio postale c'è un despota... promuove e boccia a piacimento... la dirigente dell'ufficio postale di Piazza G. Cesare è la peggiore di tutta l'isola... persona incapace e settaria ... questa persona ha un comportamento scorretto nei confronti dei dipendenti".
Ricorre per cassazione l'imputato e propone tre motivi di impugnazione.
Con il primo il ricorrente lamenta la nullità delle ordinanze relative al rigetto della richiesta di produzione documentale e alla riduzione dei testimoni da escutere.
Con il secondo motivo denuncia la mancata assunzione di prov…
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