Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47437 del 11 dicembre 2003

ECLI:IT:CASS:2003:47437PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di estinzione del reato, la declaratoria di falsità documentale, dovendo essere adeguatamente motivata, va emessa solo se le risultanze processuali siano tali da consentire di affermare che essa sia stata positivamente accertata, sulla base delle norme che regolano l'acquisizione e la valutazione della prova nel processo penale. Essa dunque non può essere fatta meccanicamente conseguire, quale inevitabile effetto della causa estintiva, la cui applicazione nulla sta a significare, né in ordine alla sussistenza del fatto, né in ordine alla colpevolezza dell'imputato. (Fattispecie in tema di prescrizione, nella quale la Suprema Corte ha annullato la statuizione di falsità documentale relativa ad una domanda di condono edilizio con riferimento ad imputati, per i quali era stata applicata, nella fase di merito, la causa estintiva).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da Or. Ra., n. il (...) ad Ac. del Ca., ivi res. rapp. e dif. dall'avv. Bi. De. Fr., del foro di Le. avverso la sentenza della Corte d'Appello di Lecce del 25.11.2002 Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso, Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Piccialli FATTO E DIRITTO Or. Ra. ed As. Ne., quali responsabili di un intervento edilizio abusivo, accertato nel marzo 1995, di violazione dei sigilli apposti a garanzia del conseguente sequestro e di falsa attestazione, in una dichiarazione finalizzata al conseguimento del "condono edilizio", circa l'ultimazione delle opere entro il 31.12.1993, vennero tratti al g…

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