Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21866 del 28 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21866PEN

Massima

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Il diritto di cronaca giudiziaria, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione a mezzo stampa, presuppone il rispetto di rigorosi requisiti, tra cui la verità sostanziale della notizia pubblicata e la continenza espressiva, non essendo sufficiente il mero riferimento a una fonte qualificata, come gli inquirenti, in assenza di un effettivo riscontro della veridicità del contenuto diffamatorio. Pertanto, la pubblicazione di una notizia falsa, che attribuisca alla persona offesa la conoscenza di particolari relativi a un grave fatto di sangue, non può ritenersi scriminata dal diritto di cronaca, neppure in forma putativa, ove non sia provata in modo affidabile l'effettiva provenienza della notizia da una fonte ufficiale e la diligente verifica da parte del giornalista della sua attendibilità, essendo comunque suo onere deontologico e giuridico accertare la veridicità delle informazioni prima della loro divulgazione, anche quando apprese da fonti qualificate ma non ufficiali. La mera genericità o contraddittorietà delle testimonianze circa l'origine della notizia diffamatoria non è sufficiente a integrare la prova dell'esimente, gravando sull'imputato l'onere di fornire una ricostruzione puntuale e coerente delle circostanze che avrebbero legittimato l'esercizio del diritto di cronaca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulia - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvan - Consigliere

Dott. BRUNO P - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Palermo;

e da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo del 18 giugno 2012;

nel procedimento penale a carico di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS) e di (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

visti gli atti, la sentenza impugnata ed i ricorsi;

udita la relazione del consigliere Dott. BRUNO Paolo Antonio;

sentito il Pubblico Ministero, in persona d…

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