Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36219 del 27 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:36219PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione di qualità personali (art. 495 c.p.) si configura quando la dichiarazione falsa sia preordinata a garantire al pubblico ufficiale le proprie qualità personali, mentre il reato di falsa dichiarazione (art. 496 c.p.) è configurabile solo in via residuale, quando la falsità non abbia alcuna attinenza, né diretta né indiretta, con la formazione di un atto pubblico. Pertanto, la falsa dichiarazione resa dall'imputato al giudice, all'udienza di convalida dell'arresto, circa la sua qualità di non percettore del reddito di cittadinanza, integra il reato di cui all'art. 495 c.p. e non quello di cui all'art. 496 c.p. Tuttavia, tale dichiarazione è inutilizzabile ai fini della condanna, in quanto resa senza che all'imputato fossero previamente formulati gli avvertimenti di cui all'art. 64, comma 3, c.p.p., come richiesto dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 111 del 2023, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di tale omissione, escludendo la punibilità della persona sottoposta alle indagini o dell'imputato che abbia reso false dichiarazioni in assenza di tali avvertimenti. Ne consegue l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per insussistenza del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. STANISLAO SCARLINI Enrico Vittorio - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAVALLONE Luciano - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Da.Om. nato a L il (Omissis)
avverso la sentenza del 12/12/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Giovanni Francolini;
lette:
- la requisitoria scritta presentata - ex art 23, comma 8, decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, conv. con modif. dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Sabrina Passafiume, che ha chiesto il rigetto ricorso;
- le conclusioni rassegnate, ai …

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