Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 921 del 12 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:921PEN

Massima

Massima ufficiale
Nel procedimento di applicazione delle misure di prevenzione personale nei confronti di indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso, il giudice può utilizzare le sentenze pronunciate nei confronti del proposto che sia stato assolto con la formula dell'insufficienza o contraddittorietà della prova, ma in tal caso la verifica dell'effettiva consistenza e sintomaticità degli indizi di appartenenza al sodalizio mafioso deve essere condotta sulle risultanze probatorie acquisite nel giudizio penale e sulle reali ragioni del convincimento di non colpevolezza espresso dai giudici di merito. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto corretta la decisione del giudice di merito che, nel valutare il compendio probatorio oggetto della decisione assolutoria ex art. 530, comma secondo, cod. proc. pen. dall'imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa, ha posto a fondamento del giudizio di pericolosità di circostanze fattuali indicative dell'esistenza di legami qualificati intrattenuti dal proposto con diversi esponenti di "famiglie" mafiose, finalizzati al reinvestimento di denaro di provenienza illecita).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 46/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 25/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

lette le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 25 ottobre 2013 la Corte d'appello di Palermo, in parziale riforma del decreto emesso dal Tribunale di Pa…

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