Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46458 del 11 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46458PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur se esercitato con espressioni di forte censura, non integra il reato di diffamazione quando le affermazioni, ancorché percepibili da più soggetti, siano contenute in una comunicazione indirizzata al soggetto cui si riferiscono, nell'ambito di un rapporto contrattuale, e risultino proporzionate e non gravemente infamanti o inutilmente umilianti, essendo finalizzate a rappresentare il proprio disappunto per gravi inadempienze professionali, anche con l'annuncio dell'intenzione di agire in giudizio, purché tale proposito non risulti palesemente infondato e strumentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 21/02/2013 dal Giudice di pace di Roma;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Mazzotta Gabriele, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'Avv. (OMI…

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